Parla a te stesso con la stessa gentilezza con cui scrivi le mail di lavoro: l’importanza del dialogo interiore.

Nei miei articoli parlo spesso della comunicazione all’interno dell’azienda come uno strumento fantastico, capace di produrre output inaspettati e straordinari.

Oggi invece vorrei concentrarmi sulla comunicazione come Self-Talk, vale a dire su come noi stessi impostiamo il nostro dialogo interiore personale.

Lo sapete che il nostro dialogo interiore inizia a svilupparsi tra i 3 e i 5 anni? Da quel momento in poi questo ci permette di avere autonomia e consapevolezza di noi stessi. Ci accompagna e si plasma tutti i giorni della nostra vita, diventando non funzionale e pericoloso quando è distruttivo.

Se ci pensate, le nostre credenze e i nostri pensieri sono in grado di determinare il nostro atteggiamento e influire notevolmente sulla nostra realtà.

Che tu creda di farcela o meno, avrai comunque ragione. 

Cosa significa?

Se partiamo dal presupposto che una cosa sia difficile, sicuramente lo diventerà. Se crediamo di essere in un certo modo, lo saremo.

Spesso siamo talmente focalizzati nel formulare al meglio le parole da rivolgere agli altri che ci dimentichiamo quanto sia importante restare dalla nostra parte e coltivare allo stesso modo un sano dialogo interiore.

Un primo esercizio utile a modificare positivamente i propri pensieri è quello di iniziare ad evitare di usare o ridurre drasticamente le parole che hanno un significato assoluto come: “sempre, mai, tutto, niente.”

Com’è il vostro dialogo interiore? 

Vi accorgete dei pensieri che rivolgete verso voi stessi?