E’ così di moda in questo periodo fare bilanci, siamo in uno dei momenti migliori dell’anno nel quale siamo predisposti a guardare che cosa abbiamo fatto l’anno precedente e cosa vorremmo fare nell’anno successivo.
Non ci ho messo tanto ad analizzare l’anno appena passato, questo perché mi son spesso fermato durante i passati mesi a capire se stavo andando nella direzione giusta e se ero contento di quello che stessi facendo. Ho deciso di battezzare il 2019 come l’anno della rinascita: è rinata in me la voglia di costruire qualche cosa di nuovo, di conoscere nuove persone e di credere ardentemente nella felicità. Posso ritenermi davvero felice perché ad anno terminato ho costruito qualche cosa di bellissimo (che si chiama Heply), ho conosciuto tantissime belle persone (e con molte di queste ci lavoro quotidianamente) e sono convito che la felicità esista ma va conquistata con uno sforzo quotidiano di concentrazione e metodo.
Questo è anche il periodo dove siamo più facilmente portati (anche dal fenomeno di massa che si viene a generare) a darci dei buoni propositi per l’anno che comincia. Tendenzialmente si parte con molti buoni propositi e spesso si finisce di andare in overbooking di promesse (spesso impossibili da mantenere) per l’anno venturo, tendenzialmente lo facciamo senza neanche accorgercene.
Cerco allora di essere semplice e promettermi una direzione innanzitutto; la parola chiave con la quale vorrei aprire e chiudere questo 2020 è crescita. Mi aggancio ad un fenomeno naturale ineluttabile che vorrei che mi porti sempre più consapevolezza, amore, amicizia e passione. Sono curioso di scoprire cosa potrò fare quest’anno, continuerò con costanza e dedizione nel mio percorso di vita personale, familiare e professionale per essere felice e portare questa felicità alle persone che fanno e faranno parte della mia vita.
Buon 2020.