Smettiamola di spaventare le persone: Il clima del terrore ha rotto i coglioni. I cambiamenti che vorrei vedere nel mondo del lavoro.

Gestire un’azienda significa essere responsabili di ciò che avviene all’interno di questa. 

Qualche anno fa, con l’aiuto del nostro coach (Priel) ho capito cosa volevo ma soprattutto cosa non volevo più che accadesse dentro un luogo di lavoro da me guidato in prima persona.

Ad oggi, capisco che aver messo in atto determinate azioni di cui ho parlato diverse volte nei miei articoli sia stata la chiave di volta per costruire un’azienda che fattivamente cerca di lavorare per essere felice.

Tuttavia, mi rendo conto che la mia responsabilità non può riguardare più esclusivamente la mia bolla e che ci sono dei valori imprescindibili che vorrei diventassero la regola per qualsiasi organizzazione e che sono ancora fin troppo ignorati nell’attuale mondo del lavoro:

  • Smetterla di spaventare le persone: Il clima del terrore ha rotto i coglioni. Quando le persone cercano una nuova occupazione o si trovano all’interno di un’organizzazione sono già di per sé sottoposte allo stress quotidiano del fare del proprio meglio ogni giorno. Alimentare le loro preoccupazioni è tanto controproducente quanto sdoganato. Impariamo, piuttosto, a motivarle e spronarle in maniera costruttiva. 
  • Essere di parola: Non fraintendetemi, so molto bene che la famosa frase “ti farò sapere” è una promessa estremamente difficile da portare a termine: nella quotidianità la moltitudine di eventi che si susseguono in maniera frenetica rendono difficile restare all’altezza delle aspettative delle persone.  Io per primo spesso fallisco su questa promessa perché mi pongo obiettivi troppo sfidanti. Però occorre sforzarsi per riuscirci e cercando sempre di ricordarci che siamo persone che si interfacciano con altre persone.
  • Tutelare i propri collaboratori: non mi riferisco al solo lato economico che è ancora eccessivamente sottovalutato per cui è fondamentale garantire uno stipendio dignitoso ai propri collaboratori, ma anche in termini di salute (mentale e fisica) e sicurezza. Le persone felici di lavorare sono quelle che hanno la consapevolezza di sentirsi in un luogo di lavoro sicuro e protetto da ogni punto di vista. Il pensiero del “tanto qui dentro non può succedere niente e non succederà di certo a noi” è tanto desiderabile quanto imprudente.
  • Essere resilienti al cambiamento e aperti alla diversità: ognuno di noi aspira al successo e alla realizzazione. In questo senso, pensare di rimanere impermeabili al cambiamento è un errore da non sottovalutare. Non ci si può aspettare che tutte le risorse umane siano uguali e perfettamente compatibili fra loro in eterno o che determinate dinamiche non siano destinate a spezzarsi e risultare fallimentari. Un atteggiamento di miopia e avversione al nuovo impedisce la progressione. Essere resilienti al cambiamento ci permette invece di abituarci ad un’evoluzione costante.