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V.U.C.A. a chi?

La prima volta che ho sentito parlare di V.U.C.A. è stata meno di un anno fa. Cosa significa questo acronimo? Volatility, uncertainty, complexity and ambiguity (in italiano: Volatilità, Incertezza, Complessità e Ambiguità).

Ho subito pensato fosse un neologismo di qualche guru che volesse dare una giustificazioni a questi ultimi anni di grandi cambiamenti. Leggendo però su Wikipedia ho avuto una doccia fredda…

VUCA è un acronimo — utilizzato per la prima volta nel 1987, attingendo alle teorie della leadership di Warren Bennis e Burt Nanus ..

Ah, 1987! Ancora prima che io nascessi. Direi che non è un neologismo da guru ma un concetto con una storicità importante, sono io che ci sono arrivato tardi eppure è sempre stato lì, a raccontare che qualcosa stava cambiando e che il nostro modo di affrontarlo prima o poi ci avrebbe portato alla sfida finale impreparati.

Non voglio entrare nella definizione di cosa vuol dire, anche perché sinceramente ci sono persone e risorse molto più competenti ed affidabili di me e di questo mio articolo nel raccontarlo. Quello che ti posso dire è come lo interpreto io: una grandissima opportunità di fare ciò che mi piace e mi porta soddisfazione!

In un mondo incerto, volatile e dove tutto cambia nel mentre stai ancora capendo dove ti trovi, può portare un essere umano, abituato ancestralmente ad avere sempre la sua caverna, alla follia. E se non è follia è smarrimento e questo porta alla mancanza di senso e dunque infelicità. Ma se potessimo riprogrammare il nostro agire quotidiano, soprattutto nel business con questo paradigma allora probabilmente tutto sarebbe più accettabile.

Per riuscire a resistere efficacemente nel mondo VUCA, contrassegnato da rapidi cambiamenti e da una scarsa prevedibilità, le aziende devono evolversi continuamente e devono mettere in costante discussione ciò che fanno e come lo fanno. Questo principio vale anche quando le cose funzionano bene. Nonostante sia difficile cambiare qualcosa che funziona. Non bisogna lasciarsi dissuadere dall’affrontare le situazioni in modo diverso solo per timore di essere ridicolizzati.

Per avere successo nel mondo VUCA, le persone e di conseguenza le aziende devono prima di tutto accettare questo nuovo paradigma (che poi tanto nuovo come abbiamo visto non è) e di conseguenza agire su questo terreno con delle regole differenti, senza avere il timore di sbagliare in quanto è intrinseco nel paradigma l’errore. Sbagliare è accettato. Farlo poco e lentamente è ciò che rende inefficace il risultato.

Ammetto che sradicare in me e nell’organizzazione di cui faccio parte queste vecchie abitudini non è facile, ma sono convinto che il partire dalla consapevolezza sia l’unica strada per aumentare le probabilità di concretizzare i propri desideri.